Trama:
Margaret Lea è una giovane libraia antiquaria che negli anni trascorsi con il padre tra pagine immortali e volumi sepolti dall'oblio, ha coltivato una quieta passione per le biografie letterarie in cui di tanto in tanto si cimenta. La sua prevedibile esistenza viene sconvolta un giorno da una lettera tanto enigmatica quanto perentoria:
"L'ora è giunta. Venga lunedì con il treno delle quattro e mezzo. Manderò una macchina a prenderla alla stazione di Harrogate. Vida Winter".
È questo l'invito con cui Vida Winter, sfuggente e carismatica scrittrice alla fine dei suoi giorni, informa Margaret della sua investitura a propria biografa ufficiale. Dopo mille esitazioni - perché proprio lei? sarà all'altezza delle aspettative di una delle più grandi scrittrici viventi? - la giovane parte alla volta dell'isolata magione dell'anziana autrice. Superate non solo le proprie resistenze ma anche le spigolosità della sua difficile interlocutrice, Margaret si accinge finalmente all'opera, rimanendo immediatamente stregata dalle vicende della famiglia Angelfield e dalla sorte di un misterioso racconto che Vida Winter non ha mai voluto pubblicare... La tredicesima storia dipana così davanti agli occhi del lettore non solo il tempestoso trascorrere di esistenze avvolte dal segreto, ma anche la complessa, intensissima amicizia tra due donne di differenti generazioni che, dietro la magica finzione del narrare, troveranno l'una nell'altra verità su se stesse a cui mai sarebbero potute arrivare da sole.
Parere Personale:
Questo libro l'ho preso perchè consigliato da un'amica del Forum "Virtual Reading" che me ne ha parlato in maniera molto entusiasta ! E adesso non posso che darle ragione !
"La tredicesima storia " è un libro intenso , che cattura pagina dopo pagina la curiosità del lettore e lo spinge quasi ad una lettura compulsiva.
La trama è intricata e piena di misteri che leggendo si risolveranno alla fine e lì dopo mille congetture possibili ad un certo punto la "verità" ti spiazza e se da una parte mi son detta :
<<Ma si in fin dei conti avrei dovuto capirlo>> dall'altra pensi : <<Cavolo come ho fatto a non capirlo prima ? I segnali per quanto deboli c'erano ...>> .
Insomma la trama è fitta e si infittisce ad ogni passo me è anche vero che pian piano che Miss Winter racconta la sua storia tutto comincia ad avere un senso. E poi verso la fine quando tutto sembra scontato come l'identità della stessa Miss Winter...ecco che avviene il colpo magistrale che capovolge ancora una volta le piccole certezze a cui mi ero aggrappata.
E' un romanzo che parla di sentimenti , di dolore e di perdita, ma anche di amore fra sorelle. Vengono toccati argomenti delicati come l'incesto ma senza quella morbosità dettata dal volere a tutti i costi scioccare il lettore. Ogni personaggio è legato all'altro dalla morte e credo che dalla prima all'ultima pagina la "morte" aleggia fra loro.
Non sò cos'altro dirvi oltre a dirvi "Leggetelo".
Voto:
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
"La mia storia non è soltanto mia; è la storia di Angelfield.
Angelfield il paesino. Angelfield la casa. E Angelfield la famiglia.
George e Mathilde; i loro figli, Charlie e Isabelle; le figlie di Isabelle,
Emmeline e Adeline.
La loro casa, le loro vicissitudini, le loro paure.
E il loro fantasma.
Bisognerebbe sempre prestare attenzione ai fantasmi ;
non trova, Miss Lea ?"
Tratto da : "La tredicesima storia" di Diane Setterfield
Nessun commento:
Posta un commento