martedì 21 gennaio 2025

Mussolini il Capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo - di Aldo Cazzullo

 Buongiorno care Anime romantiche , si si siete proprio sul mio blog e mi sono discostata un bel pò dalle mie solite letture romantiche per addentrarmi nella storia di noi italiani con la lettura del libro di Aldo Cazzullo "Mussolini il capobanda", perché il lettore in quanto tale deve essere curioso , deve cercare risposte ma anche riflettere su temi ogni tanto importanti. Così eccomi a parlarvi di questo libro e soprattutto delle emozioni che ha risvegliato. 

Titolo: Mussolini il capobanda
Perché dovremmo vergognarci del fascismo

Autore: Aldo Cazzullo
Editore: Mondadori
Collana: Strade blu
Pagine: 350
Genere : Storia 
Anno di Pubblicazione : Settembre 2022
Voto : ❤❤❤❤ Bello 

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Di cosa parla il libro
«Cent'anni fa, in questi stessi giorni, la nostra patria cadeva nelle mani di una banda di delinquenti, guidata da un uomo spietato e cattivo. Un uomo capace di tutto; persino di far chiudere e morire in manicomio il proprio figlio, e la donna che l'aveva messo al mondo». Comincia così il racconto di Aldo Cazzullo su Mussolini. Una figura di cui la maggioranza degli italiani si è fatta un'idea sbagliata: uno statista che fino al '38 le aveva azzeccate quasi tutte; peccato l'alleanza con Hitler, le leggi razziali, la guerra. Cazzullo ricorda che prima del '38 Mussolini aveva provocato la morte dei principali oppositori: Matteotti, Gobetti, Gramsci, Amendola, don Minzoni, Carlo e Nello Rosselli. Aveva conquistato il potere con la violenza – non solo manganelli e olio di ricino ma bombe e mitragliatrici –, facendo centinaia di vittime. Fin dal 1922 si era preso la rivincita sulle città che gli avevano resistito, con avversari gettati dalle finestre di San Lorenzo a Roma, o legati ai camion e trascinati nelle vie di Torino. Aveva imposto una cappa di piombo: Tribunale speciale, polizia segreta, confino, tassa sul celibato, esclusione delle donne da molti posti di lavoro. Aveva commesso crimini in Libia – 40 mila morti tra i civili –, in Etiopia – dall'iprite al massacro dei monaci cristiani –, in Spagna. Aveva usato gli italiani come cavie per cure sbagliate contro la malaria e per vaccini letali. Era stato crudele con tanti: a cominciare da Ida Dalser e dal loro figlio Benitino. La guerra non fu un impazzimento del Duce, ma lo sbocco logico del fascismo, che sostiene la sopraffazione di uno Stato sull'altro e di una razza sull'altra. Idee che purtroppo non sono morte con Mussolini. Anche se Cazzullo demolisce un altro luogo comune: non è vero che tutti gli italiani sono stati fascisti. E l'antifascismo dovrebbe essere un valore comune a tutti i partiti e a tutti gli italiani.

Parere Personale:
Seguo con piacere ogni settimana il programma "Una giornata particolare" condotto da Aldo Cazzullo su La7, sono una di quelle persone spocchiose 😅😉 che preferiscono vedere in tv programmi di storia che reality, praticamente vivo a pane e Focus (il canale 35) e di tutti quei programmi di arte e cultura (non cito Alberto Angela tanto è scontato) , insomma a forza di ascoltare Cazzullo mi è venuta la curiosità di leggere uno dei suoi libri così mi sono buttata su Mussolini il Capobanda.

Aldo Cazzullo con quel suo modo di fare serio, pacato e tranquillo ci racconta i tanti "perché" noi Italiani dovremmo vergognarci del fascismo e soprattutto di quello che ha fatto all'Italia e agli Italiani.
Cazzullo riporta con dovizia di particolari nomi, e avvenimenti del periodo fascista, gli assassinii , la violenza e la dittatura , in alcuni punti ammetto da lettrice di essermi angosciata perché i morti erano troppi, ma soprattutto le "ragioni" della morte sono a me nata nella seconda metà del secolo, assurde e abominevoli. 
Il fascismo è stato in un'unica parola "VIOLENZA" senza se e senza ma, non ci sono scusanti, ne valide ragioni e Mussolini, nonostante negli anni si sia creata attorno alla sua figura una parvenza di "nostalgia quasi romantica" , altri non è stato che colui che ha creato, plasmato e attizzato a questo clima di violenza. 
Colui che ha portato l'Italia alla guerra condannando di fatto milioni di italiani alla morte, è vero che molti italiani erano fascisti , che seguivano le regole del terrore dettate dalle camice nere , ma va anche detto che c'era una parte antifascista che cercava in ogni modo possibile di respingere il fascismo . 
C'è una parte nel libro che secondo me va letta e su cui bisognerebbe riflettere perchè va detto che se vivi in un mondo in cui la violenza e la criminalità sono all'ordine del giorno il filo diventa sottile fra ciò che giusto e cosa è sbagliato, sulla vita e sulla morte da entrambi le parti .

Cit. pagina 332
"Nella storia la parte giusta e la parte sbagliata non coincidono con il Bene e con il Male. Dalla parte dell'antifascismo c'era anche una minoranza di persone malvagie, che commisero delitti che non dobbiamo nascondere ma denunciare. E dalla parte del fascismo c'erano sicuramente brave persone, che a volte pagarono per colpe non loro. In ogni caso, l'antifascismo resta la parte giusta; il fascismo quella sbagliata. "

Questo libro è stato un pugno nello stomaco perché ti mette davanti a fatti accaduti davvero, non è un romanzo , e ti fa riflettere molto, ti pone davanti a domande a cui non sempre dare una risposta è scontato e ti mette davanti a certe verità dell'epoca a cui rabbrividisci al solo pensiero, un esempio che può sembrare stupido ma che non lo è,  non ero a conoscenza per esempio del fatto che una persona, un uomo che oggi definiremmo single o scapolo non fa a nessuno caldo o freddo ma all'epoca un'uomo solo , non sposato per qualsiasi motivo non perché dichiaratamente omosessuale ma solo perché non sposato doveva pagare una tassa annuale . Ora a noi che siamo della nostra epoca pare assurdo ma durante il fascismo era così, un uomo che non era padre non era un uomo, e la donna ... non voglio nemmeno pensarci , una come me senza figli pensa te che inutilità per lo stato fascista . 
In un'epoca come la nostra che sembra lontana da quei giorni ,dovremmo ribadire più e più volte l'essere antifascisti come un vessillo, che oggi vogliamo un mondo lontano da quella dottrina di guerra, che respingiamo con forza il fascismo, e visto che in Italia ancora oggi ci sono gruppi di persone ( e non lo dico io ma i telegiornali) che si riuniscono ancora oggi in nome del fascismo , nel ricordo e per tenerne accesa la fiammella .
Ahimé non riesco a essere oggettiva su questo libro dopo tutto quello che ho letto ma posso dirvi che è una lettura interessante che dovremmo fare anche perché di solito ci si sofferma a riflettere sui morti della Shoa ma quelli che sono morti per mano del fascismo quando si ricordano ? 
Finito il libro ho sospirato e ho pensato tra me e me che sono felice di essere nata nella seconda metà del novecento e non prima , ma per rispetto di coloro che sono morti dovremmo almeno sforzarci di ricordare quanto accaduto e non dimenticare .
Buona lettura .




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