Titolo Originale :
"Foglie"
Autore: Romano Battaglia
Editore: Rizzoli
Collana : Narrativa
Anno : 2009
Pagine : 131
Di cosa parla il libro :
Secondo un'antica tradizione tibetana, per purificare il nostro spirito e ritrovare l'equilibrio perduto dobbiamo camminare in solitudine per tre giorni di seguito nel bosco, osservando e ascoltando ciò che avviene intorno a noi. Il bosco è un continuo fruscio di desideri legati al cielo: qualcuno, rimasto impigliato tra i rami e le foglie, può essere esaudito durante il cammino.
Parere Personale :
Ho finito questo libro da settimane, ma non avevo ancora avuto la spinta giusta per parlarne perché è uno di quei libri che va assaporato piano, lentamente e nello stesso tempo dopo averlo chiuso di tanto in tanto ti ritorna alla mente qualche passaggio per cui ti fermi ancora una volta a riflettere.
Fino ad ora non avevo mai letto per intero un libro di Romano Battaglia, ma piuttosto avevo sempre letto aforismi, o stralci dai suoi libri
(sul web infatti se ne trovano parecchi), e mi aveva sempre incuriosito, poi ho trovato questo titolo nella lista dei libri da leggere che mi avevano dato al corso di Biodanza, quindi mi son detta ...ora o mai più !
Per me è stata poesia allo stato puro ! Già la sorpresa di trovare dopo le prime pagine una foglia secca (vera) è stato di buon auspicio perché lo scrittore ci racconta e si racconta attraverso una antica leggenda tibetana che per purificare il nostro spirito e ritrovare l'equilibrio, occorre camminare nel bosco per tre giorni e di raccogliere 3 foglie durante il cammino, fare di ogni passo una preghiera , un ringraziamento all'universo, o a Dio o a quel che credete per ogni passo, per ogni albero, per ogni creatura .
Attraverso le riflessioni intime dello scrittore anche noi ci ritroviamo con la mente a percorrere il bosco, sentiamo il fruscio del vento fra le foglie, il rumore dell'acqua del ruscello non molto lontano.
E ad ogni passo prendiamo consapevolezza del mondo meraviglioso che ci circonda, e le nostre pene, le nostre sofferenze, i nostri problemi si rimpiccioliscono fino a diventare minuscoli granelli di sabbia al cospetto della meraviglia del bosco.
C'è una parte che mi ha colpita ed è questa :
"...il bosco è un continuo fruscio di desideri legati al cielo : qualcuno, rimasto per anni impigliato tra i rami e le foglie, può essere esaudito durante il cammino. Nell'attraversare il bosco compiamo un viaggio dentro di noi. "
E' questo che alla fine lo scrittore vuol dirci , e quello che realmente può rappresentare per noi una camminata nel bosco, ovvero un viaggio dentro noi stessi che siamo sempre alla ricerca di qualcosa che non sappiamo definire, ma che è essenzialmente la serenità , il star bene con noi stessi e la consapevolezza della bellezza del mondo che ci circonda, e già solo per questo dovremmo essere felici.
Un bel libro non c'è che dire, ma va letto solo quando si sente il richiamo o il bisogno di qualcosa di profondo, altrimenti secondo il mio modestissimo parere non potrete comprenderlo fino in fondo.
Voto :