Editore: Newton Compton
Anno: 2013
Pagine : 128
Di cosa parla :
Una condizione di beatitudine così profonda che non si può nemmeno esprimere a parole, che si può solo sperimentare: un attimo che racchiude l'eterno e l'infinito.
E' la felicità il tema del "De Vita Beata", un mirabile vademecum del pensiero di Seneca.
In questo dialogo, dedicato al fratello Anneo Novato , il filosofo latino mostra che solo il saggio più raggiungerla. Distaccandosi dalle passioni terrene, egli diventa imperturbabile , al punto da non temere neanche la morte. Certo, è una strada difficile e piena di ostacoli , ma non impraticabili .
Perché non nel piacere , che è meschino , servile, debole e caduco, ma nella virtù risiede la vera sola felicità.
Parere Personale :
Non ne so molto di filosofia quindi parlerò di questo libro in maniera molto terra terra .
Non aspettatevi quindi chissà che grandi riflessioni .
Però prima di tutto vorrei lodare la casa editrice "Newton Compton" per aver avuto la geniale idea di pubblicare questi testi alla modestissima cifra di 0,99 centesimi , infatti se non ci sto attenta ogni volta che vado al supermercato ne prendo due o tre .
Non sò se vi ricordate i mitici piccoli libri tascabili a 1000 lire , io ne ho ancora qualcuno a casa dei miei e ricordo di aver scoperto proprio grazie ad essi il bravissimo Khalil Gibran , libro che ho tutt'ora nella mia libreria, e che tengo caro come se fosse un pezzo d'epoca inestimabile.
Detto questo torniamo al libro di Seneca e alle sue lettere sull'arte di essere felici.
Ho trovato in queste pagine alternate piccole perle di saggezza, e allo stesso tempo parecchi luoghi comuni .
Seneca ha a parer mio una visione molto particolare della felicità, mi sono ritrovata in molti suoi concetti filosofici , come per esempio quando afferma che per essere felici dobbiamo staccarci dalle cose materiali, e quindi a me vien da pensare che la felicità è una condizione mentale effimera e passeggera che ogni essere umano tenta di voler rendere perpetua senza tuttavia riuscirci.
Non avendo fatto il liceo , io e la cultura latina siamo proprio estranei , sò destreggiarmi meglio fra tecnica bancaria ed economia ,quindi consiglio questo libro a chi vuole sia rispolverare un vecchio classico , sia a chi non ha mai letto nulla di filosofia come approccio penso non sia niente male come inizio.