mercoledì 27 gennaio 2021

Un libro da Leggere nella Giornata della Memoria

 


E' dal 2005 che è stato istituito il 27 Gennaio come GIORNO DELLA MEMORIA, una giornata dedicata al ricordo di tutte le vittime dell'Olocausto . 

Fare in modo che il Ricordo sia sempre impresso nelle nostre menti dev'essere un monito per evitare di dimenticare in modo che mai più si possa perpetrare una tale barbarie .

E quale potrebbe essere un modo oggi per celebrare una tale importante giornata ? 

Sicuramente in tv passeranno qualche film o qualche documentario ma secondo me il modo migliore è quello di leggere un libro che racconti chiaramente l'orrore subito da milioni di persone, per farci comprendere davvero a fondo quel che è accaduto e a questo proposito non mi pentirò mai di aver letto e di consigliare sempre il libro di Annette Wieviorka "Auschwitz spiegato a mia Figlia" , non è un romanzo ma è libro in cui una madre attraverso le domande fatte dalla figlia spiega in maniera chiara e lucida gli orrori dell'Olocausto . 

Personalmente posso dire che dopo aver letto questo libro QUI POTETE LEGGERE IL MIO PARERE ho pensato che se avessi potuto lo avrei reso un libro da far leggere a tutti i ragazzi delle scuole , perché in fin dei conti sono loro il nostro futuro, ed è per loro che non dobbiamo mai dimenticare gli orrori commessi , per dar loro una speranza, un futuro di libertà e di uguaglianza . 


Auschwitz spiegato a mia figlia

Titolo Originale: Auschwitz expliqué à ma fille

Autore: Annette Wieviorka   
Editore: Einaudi
Collana: E T. Saggi
Pagine: 82
Data di Pubblicazione : Gennaio 2014
Genere : Saggi /Testimonianze / Storia


Di cosa Parla il Libro:
Perché i nazisti spesero tante energie per sterminare milioni di uomini, donne e bambini, soltanto perché erano ebrei? Perché Hitler riteneva gli ebrei la maggior minaccia per il Terzo Reich? Chi sapeva quello che succedeva e chi poteva fare qualche cosa? Perché gli ebrei non hanno opposto resistenza? Annette Wieviorka risponde alle domande di sua figlia Mathilde su Auschwitz e la distruzione degli ebrei d'Europa. Domande crude e dirette che esprimono l'incredulità di chi non può concepire l'assurda tragedia dei lager nazisti.

Un altro libro che vi consiglio , che io stessa leggerò presto è "La memoria rende liberi:
La vita interrotta di una bambina nella Shoah"
di Enrico Mentana e Liliana Segre. Credo conosciamo un pò tutti ormai la Senatrice Segre, una donna che ha vissuto in prima persona, ancora bambina , la tragedia dell'Olocausto . In questo libro il giornalista Enrico Mentana raccoglie le memorie e i ricordi di una ragazzina a cui viene strappata a soli otto anni la vita che ha sempre conosciuto , i suoi cari e con la sola "colpa" di essere ebrea. 
Tanta stima per la Signora Segre che nonostante i suoi tanti anni è ancora oggi una donna che non si arrende e combatte affinché il ricordo di quegli orrori vissuti in prima persona non vengano dimenticati e con essi tutte le persone , perché ricordiamocelo, erano persone come noi quelli uccisi nelle camere a gas, o morti di stenti e di fame , uccisi per assurde colpe che non avevano neppure . 


La Memoria rende liberi 

 La vita interrotta di una bambina nella Shoah



Autore: Enrico Mentana - Liliana Segre
Editore: Rizzoli
Collana: Bur
Pagine: 225
Data di Pubblicazione : 2015
Genere : Saggi /Testimonianze / Storia


Cosa Racconta il Libro: 
"Un conto è guardare e un conto è vedere, e io per troppi anni ho guardato senza voler vedere." Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Discriminata come "alunna di razza ebraica", viene espulsa da scuola e a poco a poco il suo mondo si sgretola: diventa "invisibile" agli occhi delle sue amiche, è costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i cancelli di Auschwitz. Dal lager ritornerà sola, ragazzina orfana tra le macerie di una Milano appena uscita dalla guerra, in un Paese che non ha nessuna voglia di ricordare il recente passato né di ascoltarla. Dopo trent'anni di silenzio, una drammatica depressione la costringe a fare i conti con la sua storia e la sua identità ebraica a lungo rimossa. "Scegliere di raccontare è stato come accogliere nella mia vita la delusione che avevo cercato di dimenticare di quella bambina di otto anni espulsa dal suo mondo. E con lei il mio essere ebrea". Enrico Mentana raccoglie le memorie di una testimone d'eccezione in un libro crudo e commovente, ripercorrendo la sua infanzia, il rapporto con l'adorato papà Alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera e la gioia ritrovata grazie all'amore del marito Alfredo e ai tre figli.


 Quest'anno diamoci una possibilità di ricordare le vittime , un pensiero, la lettura di un libro, un documentario alla tv,  una preghiera ... perché come diceva Primo Levi "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario"

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