La libertà di non volere figli e non sentirsi in colpa
Autore: Michela Andreozzi
Editore: HarperCollins Italia
Pagine: 181
Data di Pubblicazione : Giugno 2018
Genere : Società e Scienze Sociali / Testimonianze
Grado di Sensualità: //
Voto : Piacevole, ma...
Sinossi:
«Ho quarant'anni e spicci e non ho figli. Non li ho, e non ne voglio. Sono una childfree, cioè senza figli, che è diverso da childless, priva di figli. Una scelta versus una casualità. C'è stato un tempo in cui ero convinta che la mia vita avrebbe avuto senso solo quando avrei avuto dei figli. O almeno ero convinta di crederlo... Venivo circondata, o meglio, assediata senza via di scampo, dalle gravidanze di sorelle, cugine, cognate, nipoti, amiche, amiche delle amiche. Se non hai un figlio, nella tua vita di donna, cos'hai? Be', avevo un lavoro, anzi, una carriera, un guardaroba, un marito, delle belle tette, moltissima cellulite che comunque fa simpatia. Ma non un figlio. Ma io lo volevo 'sto figlio? Perché non capivo se lo volevo perché lo volevo o perché lo volevano tutte le altre. Ma si può anche dire di no. Anche se la pressione sociale è un vero e proprio mobbing. Sottile, fatto di giudizi, paragoni, allusioni, confronti, sfide. È possibile non avere figli, ma non ti è permesso rifiutarne l'idea. Dire: io non ne voglio, grazie. Eppure siamo tante ed è arrivato il momento di farci avanti».
Parere Personale:
Vi starete chiedendo cosa ci faccia un libro del genere fra le mie letture... ebbene la curiosità con gli anni che passano cresce in me sempre di più piuttosto che diminuire, e visto che il titolo del libro mi ha fatta scattare il campanello nella testa ho deciso di leggerlo.
Lo ammetto la mia è stata proprio la curiosità di sapere cosa passa per la testa delle donne che decidono di non voler figli, ora io non ne ho , ovviamente mi ritrovo ad essere anch' io una #childfree pur non volendo, personalmente un figlio lo avrei voluto ma non mi è stato concesso dalla Vita, ma da questo a dire che non ne vorrei ce ne passa...
Comunque il libro in questione va letto con una punta d'ironia e mettendo da parte i preconcetti, perché seppur in maniera elementare la Andreozzi ha il coraggio di ammettere che come lei tante altre donne non sentono il richiamo alla maternità, né cercano di diventare madri .
Nella nostra società purtroppo, e lo dico perché l'ho vissuto e lo vivo ogni giorno, una donna che non ha figli viene vista un pò come una donna "sfortunata" da compatire addirittura in alcuni casi.
Ahimé ho capito nella mia esperienza che siamo Noi a dare potere a queste persone, chi non ha figli che sia per scelta o meno non ha nulla di meno rispetto a chi ha la fortuna di diventare madre.
La Andreozzi nel libro racconta qualche aneddoto , in alcuni casi anche divertente, della sua esperienza da #Childfree consapevole , e di tutto il mondo attorno a se, come i parenti con la domanda sempre pronta ... (quale domanda ? ma è ovvio : "ma tu quando lo fai un figlio ?" oppure il discutibile "non sai cosa ti perdi" ) e la società in generale.
Questo libro non è un manuale né aspira ad esserlo è solo la testimonianza un pò ironica di una donna che consapevolmente ammette di non voler figli e che non c'è niente di male nel dirlo e soprattutto a non sentirsi in colpa nel non volerli.
Niente di più e niente di meno !
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