Titolo: "Se una notte d'inverno un viaggiatore"
Autore: Italo Calvino
Editore: Mondadori
Collana: Oscar opere di Italo Calvino
Pagine: 304
Genere : Narrativa / Saggio (non riesco a trovare una collocazione precisa)
Trama:
"E' un romanzo sul piacere di leggere romanzi: protagonista è il lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro." Un viaggiatore, una piccola stazione, una valigia da consegnare a una misteriosa persona... Da questa premessa si possono snodare innumerevoli vicende, ma sono dieci quelle che l'autore propone in questo sorprendente e godibilissimo romanzo.
Parere Personale:
Ormai lo sapete, io non sono una grande estimatrice di classici letterari e nonostante questo libro sia stato scritto nel 1979
(anno della mia nascita fra l'altro) e non sia proprio di primo pelo
(passatemi il termine please !) ;) secondo me è uno di quei libri che restano e che di tanto in tanto ricordi con piacere e di conseguenza io lo annovero fra i classici senza tempo.
Erano anni che volevo leggerlo e il primissimo approccio è stato sbalorditivo, Calvino mette il "
lettore" come protagonista del libro e leggendo proprio le primissime pagine ci si ritrova tanto , ci si immedesima perché noi stessi siamo lettori di quello che Calvino ci invita a leggere.
Sono vari incipit di vari romanzi tutti troncati, non hanno una fine ma è proprio questa la genialità di Calvino perché in questi dieci "incipit" ci presenta vari stili di narrazione per farci apprezzare in maniera quasi materiale e un pò sofferta (diciamolo dai...giusto quando inizi a carburare con una storia Calvino te la interrompe ) la passione vera per la lettura.
E' quasi come un viaggio nell'animo del lettore , nella sua voglia di leggere e di arrivare a conoscere una realtà che non esiste e mai esisterà perché è una storia che non è reale , lo sò che sembra uno sciogli lingua ma oggi a causa del raffreddore ho la testa nel pallone più del solito, ma il concetto che vorrei venisse fuori da quanto ho scritto è che se esiste un libro in cui lo scrittore esprime il concetto astratto (per alcuni più di altri) dell'amore verso la lettura , del piacere sublime di leggere allora è questo e giuro che vi immedesimerete anche voi con il "
lettore" o la "
lettrice Ludmilla".
In altre parole , un libro forse non tanto facile da seguire che non vi permetterà distrazioni di sorta, ma che andrebbe letto solo se se ne sente la voglia .
Voto :