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mercoledì 4 agosto 2021

Khatru - di Riccardo Pro

 - Talenti Italiani #173 -

Buon pomeriggio a tutti, visto che ogni tanto variare le proprie letture  è cosa buona e giusta , oggi vi segnalo un romanzo storico avventuroso e misterioso dal titolo "Khatru" di Riccardo Pro che racconta di una spedizione in Siberia nel 1638. Detto così sembra tutto molto riduttivo ma questo romanzo , è stato anche letto dalla giuria del Premio Calvino nel 2020 a cui si era candidato e al Premio Campiello nel 2021 , quindi sicuramente è da prendere in seria considerazione per un'eventuale lettura . 



Khatru 

Autore: Riccardo Pro
Editore: Eretica Edizioni
Pagine : 196
Genere : Romanzo Storico
Data di Pubblicazione : Ottobre 2020


Sinossi:
Anno 1638: in una bolla di sopravvivenza, mistero, meraviglia e terrore, una temeraria spedizione nell’immensa foresta siberiana diventa esplorazione di spazi della mente, e la cupida ricerca di tesori e ricchezze rivelerà una dimensione da incubo.


📌Breve Descrizione del Libro:

Michail Fëdorovič, primo zar Romanov, invia una spedizione a esplorare un’area remota e ancora  vergine della Siberia lungo il fiume Vilyuy. Il romanzo segue la storia avventurosa e drammatica di questo  gruppo di temerari, attraverso le voci alternate di due personaggi molto diversi, Simon Dejnev – un giovane  riflessivo tenente della guardia, l’uomo che dieci anni dopo scoprirà il passaggio tra Artico e Pacifico – e  l’irrequieto e vitalissimo capitano cosacco Aleksander/Sasho Hovorov, brutale ma colto, avido ma capace di  insospettate introspezioni e speculazioni. A comandare la spedizione è il colonnello di cavalleria russo Pavel  Majtakov, e ne fanno parte – oltre alle voci narranti – il medico veneziano di origine ebrea David Cornaro, il  naturalista francese Henri de la Palme conte di Deville, il cartografo siriano Bassam ibn-Tahit inviato dal  sultano Murad IV, la guida/interprete evenka Mevan, più alcuni russi, cosacchi, tartari, yakuti e un mongolo.  Fin dall’inizio il viaggio si preannuncia difficilissimo. Addentrandosi nel territorio, forti di invenzioni moderne  come il cannocchiale ma alla deriva di un mondo arcaico ed estremo, febbricitante di sogni, visioni ed esperienze sciamaniche, i Nostri trovano aree commercialmente ricchissime (animali dalla pelliccia pregiata,  giacimenti minerari), ma anche pericoli in quantità. Rabbrividiscono all’apparire di ombre minacciose  all’incerto confine tra realtà esterne e tutte interiori. Un romanzo che non pretende di dare risposte ma pone  senz'altro molte domande sulla forza invisibile che condiziona i destini, sullo sfondo di un paesaggio grandioso e fluido, quasi possedesse una sua volontà.  

Khatru è anche un'occasione per dipingere un affresco delle pulsioni e passioni degli uomini del Seicento, la  cui temerarietà e cupidigia li immerge in una dimensione di sopravvivenza, di mistero, di meraviglia e di  terrore. Uomini i cui limiti non sono dissimili da quelli degli uomini di oggi, incastrati in una realtà di difficile  comprensione ma costretti, loro malgrado, ad esplorare gli spazi della mente, a compiere atti contrari alla  loro natura, a vivere e sopravvivere con coraggio e con alterne fortune.  

Il volume si compone di 190 pagine. È diviso in dieci capitoli ed un epilogo, raccolti in tre parti. Una semplice  intestazione all’inizio dei paragrafi indica ogni passaggio di voce narrante all’interno dei capitoli. La  narrazione è preceduta da una breve introduzione al quadro storico e da una epistola inviata da uno dei  personaggi alla sua consorte.  



Uno dei due protagonisti è un personaggio storico realmente esistito, l’esploratore russo Semen (Simon) Ivanovitch Dejnev (1608?-1673), che nel 1648 aveva scoperto il passaggio fra l’Artico e il
Pacifico (75 anni prima del danese Vitus Bering che diede quindi il suo nome allo stretto che separa l'Asia dall'America del nord, pur non essendone il legittimo ‘scopritore’). Gli altri personaggi, frutto della mia immaginazione, animano una narrazione certamente romanzata ma collocata, con il massimo grado di perizia di cui sono stato capace, nel contesto delle spedizioni di esplorazione di quel preciso decennio del XVII secolo.

💬Racconta Riccardo Pro:

La motivazione che mi ha spinto a realizzare quest’opera è duplice: da una parte l’interesse per l’avventura  straordinaria, capace di generare grandi storie destinate ad illuminare i vivi, più che venerare i morti.  Dall’altra la mia grande passione per la Storia, che fornisce le lezioni più importanti, che costituisce lo sfondo  delle nostre vite e di quelli che hanno vissuto prima di noi: il Seicento era il secolo ideale per essere coinvolti  in imprese del genere narrato in Khatru, strane bolle privilegiate che a volte dispensavano meraviglie e  ricchezze ma più spesso rivelavano dimensioni da incubo.  

C’è una arbitrarietà nelle cose del mondo che va ancora indagata. L’uomo è molto più di quello che crede di  essere; la natura è molto più di ciò che essa manifesta ai nostri occhi. Questa ricerca è ciò che più interessa  anche me, che sono immerso come tutti, soprattutto come i due protagonisti narratori, Simon e Aleksander , nella corrente inquieta e magmatica dei ‘cercatori di verità’.  

“Alzo lo sguardo e vedo il trono di Cassiopea, reso vacante dalla sua vanità, dalla presunzione di sciogliere e  dominare Khatru, l’enigma della vita, invece di viverlo, comprenderne il peso e amarne l’incongruenza”.  



📌Biografia Autore :

Riccardo Pro (Roma, 3 Aprile 1970) è un polistrumentista, autore e cantante italiano. Ideatore della rassegna musicale Odori Sotterranei (1990-2000), è considerato uno dei fondatori della scena indie-rock dell’area di Frosinone. Con formazioni diverse, ha pubblicato sette album ed ha composto più di cento brani con relativi testi in italiano, inglese e francese. E’ attualmente leader della formazione Samsa Dilemma.
Con una laurea in Scienze Politiche, un’abilitazione all’insegnamento di discipline giuridiche ed economiche, una esperienza in fanteria con il grado di sotto-tenente, una patente di mediatore interculturale ed una decennale esperienza in project management nel settore della ricerca scientifica, vive con la sua famiglia in provincia di Trento dal 2007.

Il suo blog è: https://samsadilemma.com/blog/

lunedì 19 luglio 2021

La guardiana del parco. La vita ha progetti ben più grandi del nostro bisogno di certezze - di Rossana Castiglia

- Rubrica Talenti Italiani #172 -

Buon pomeriggio a tutti , oggi apro la settimana parlandovi del libro di Rossana Castiglia dal titolo "La guardiana del parco" il cui sottotitolo è già tutto un programma. perché la storia che ci viene raccontata è una storia di rinascita , un inno al voler andare ben oltre le nostre solite zone di confort proprio come accade alla protagonista del libro, per vivere quella vita che pensavamo finita oppure ormai sprecata.


La guardiana del parco. 

La vita ha progetti ben più grandi del nostro bisogno di certezze


Autore: Rossana Castiglia
Editore: Eretica Edizioni 
Pagine: 156
Genere : Narrativa 
Data di Pubblicazione : Giugno 2021
Trama:
Luigina è una donna di mezza età, felicemente mamma e moglie, che improvvisamente perde il marito, entrato in pensione da poco.
Con i figli ormai grandi fuori casa e il marito defunto, Luigina perde il senso delle sue giornate, il suo prendersi cura di “qualcuno”, è improvvisamente divenuta inutile.
Questo senso di inutilità ed un sogno fatto qualche tempo dopo la morte del marito, la scuotono a tal punto da improvvisare un viaggio, un viaggio un po’ fuori dal comune, lei che per anni, decine di anni, aveva atteso che il marito andasse in pensione e finalmente potersi concedere una delle tante promesse fatte.
Spinta da questo nuovo stato della sua esistenza, decide di andare ospite in un ecovillaggio situato su un’isola a sud della Sardegna. Aveva visto l’articolo qualche settimana prima in un giornale, sfogliato distrattamente dal parrucchiere di fiducia. Purtroppo l’ecovillaggio per la stagione estiva imminente è al completo e non può accogliere altri ospiti.
Per una serie di “coincidenze”, sulla stessa isola dove si trova l’ecovillaggio, c’è un grande parco che hanno intenzione di riaprire, a patto che si trovi un guardiano. Luigina nonostante le sue remore, decide di chiamare, certa del fatto che non avrebbero preso in considerazione la sua candidatura per ricoprire la posizione.
Ma la Vita, che vede ben più lontano di lei, le riserva un susseguirsi di gradite sorprese.
In compagnia degli abitanti dell’ecovillaggio, del direttore del parco e di qualche imprevisto, Luigina si renderà conto che “la Vita ha progetti ben più grandi del nostro bisogno di certezze”.
💛💛💛💛💛💛




Biografia Autore:

Rossana Castiglia è autrice di I’M Go(o)d – hai un solo destino, essere divino edito da Armando Curcio Editore e coautrice, insieme a Stefania Guarracino di Io sono innocente – dieci storie d’infanzia di donne detenute edito da Edizioni Mea. Per anni ha creduto che la sua grande sensibilità fosse un difetto da sistemare, fino a quando ha compreso che era un valore aggiunto da condividere, valore che divulga attraverso i suoi libri. In attesa di essere pubblicati i romanzi: Tutun Tutun, Il canto delle sirene e i racconti, per grandi e piccini, L’arrotino magico e Pippi, il pipistrello con l’orticello.

💛💛💛💛💛💛


venerdì 9 aprile 2021

Fiabe Sorprendenti per Principesse e Disobbedienti - di Giordano Criscuolo

 Mi piace di tanto in tanto segnalarvi libri diversi, che non siano solo storie d'amore e oggi vi propongo per l'appunto questo libro di Giordano Criscuolo "Fiabe sorprendenti per Principesse e Disobbedienti" che uscirà il 25 Aprile .

Ma chi meglio dello scrittore stesso può parlarci di questo libro ? Così lascio la parola a lui...


“Ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino”.

Terminata la stesura delle fiabe ho fatto mie queste parole di Picasso. Le storie sono nate sempre durante le lunghe giornate passate in casa con i miei bambini, Nicole e Pier Paolo. Alcune hanno preso vita un pezzo per volta, nel corso dei giorni; altre, come “Pier BrumBrum e Giorgia Boom!”, sono arrivate così, per intere, all’improvviso. Sono storie, dunque, nate prima dai desideri dei miei bimbi e poi dalla mia voce. Storie orali che stanno a loro agio nella voce di un genitore che rimbocca le coperte ai propri figli, fatti meravigliosi che trovano la loro dimensione ideale nei racconti attorno al fuoco. Ed è probabilmente per questo motivo che ho trovato difficile, difficilissimo, riportarle su carta. Mi ha aiutato nell’impresa una vecchia macchina da scrivere: a lei ho deciso di raccontare, con le stesse parole che usavo per i miei figli, queste fiabe. Con mio enorme stupore mi sono reso conto che è stato veramente un narrare, un discorrere, più che uno scribacchiare. Di fronte non avevo più la fredda luminescenza di un monitor sul quale potevo scrivere e cancellare la stessa frase anche per un’intera giornata. No: la prima frase, la prima parola, sulla macchina da scrivere, era quella giusta. Successivamente ho letto e riletto decine di volte quello che avevo scritto e decine di volte ho cercato di rendere sempre più semplici gli avvenimenti, le parole, la punteggiatura, la struttura dei racconti. Ritornando a Picasso, dunque, e parafrasandolo, io ho impiegato un anno per imparare a scrivere come un bambino.

Spero di esserci riuscito.

Le fiabe sono intervallate da diverse filastrocche, genere in cui mi sento decisamente più a mio agio.

Le influenze sono tante, le scopiazzature anche (a chiamarle omaggi farei più bella figura ma la responsabilità sarebbe maggiore). In “Pier BrumBrum e Giorgia Boom!” c’è forte la mano di Rodolfo Cimino, storico sceneggiatore del fumetto Disney italiano che con le sue storie ha contribuito alla magia della mia infanzia. Nelle filastrocche c’è, ovviamente, lo zampino di Gianni Rodari ma, più in generale, c’è l’ascendente che su di me ha avuto da bambino il primo volume de I Quindici, storica enciclopedia del tempo che fu. Le fiabe di “Dolcemiele” e “Desideria e la Chiromante”, che è nata quando Nicole, dopo tante regine cattive, mi chiese una storia con due re buoni, sono figlie dei classici e di Walt Disney. “Acquamarina” venne alla luce tre anni fa su una spiaggia del Cilento e subito finì nel dimenticatoio fino a quando, tempo dopo, i bimbi – che memoria prodigiosa hanno, quando gli conviene, i bimbi –  me la chiesero. Dovetti reinventarla daccapo (la prima versione, ho questo dubbio che proprio non vuole andare via, era molto più bella… ma non ricordo nulla). “Zafferana e Nonna Camomilla” è la fiaba che ha i colori più miei: profuma di orti, frutta essiccata, miele, cioccolato, formaggi, solidarietà, giustizia, uguaglianza, unione, tenerezza. Ogni volta che la racconto mi scappa una lacrimuccia.
Ogni bimbo ha diritto a una fiaba e a una filastrocca. Mi auguro che le mie parole possano portare magia e leggerezza ovunque.

Hanno impreziosito queste storie le illustrazioni di Federica Di Tizio e Tiziana Ricci.

Giordano Criscuolo


Titolo: Fiabe Sorprendenti per Principesse e Disobbedienti

Autore: Giordano Criscuolo
Editore: Eretica Edizioni
Pagine: 96
Genere : Fiabe
Data di Uscita : 25 Aprile 2021
Sinossi:
"Passarono diverse settimane e nessun rimedio fu trovato. Dolcemiele non riusciva più a dormire e ogni giorno diventava sempre più magra e debilitata. A nulla servivano le tisane o i racconti noiosi, nemmeno uno scrittore che presentava il suo libro nella biblioteca della Foresta Sempreverde riuscì a farla addormentare. Il caso era quindi veramente disperato."
 Età di lettura: da 7 anni.

📌Biografia 


Giordano Criscuolo (1979), scrittore e silente cantautore, fondatore nel 2014 di Eretica Edizioni, è autore dei romanzi Le parole che non scrivo (2005), Come su un solco di Morrison Hotel (2009), 1000 anni con Elide (2010), All’aurora sulle stelle e altre storie del sottosuolo (2011) e Il meraviglioso vinile di Penny Lane (2015). Il 25 Aprile 2021 pubblica Fiabe sorprendenti per principesse e disobbedienti.

lunedì 22 febbraio 2021

Tra la Luce e gli Abissi - di Marco Andreis [Talenti Italiani #169]

 Buonasera a tutti, oggi voglio segnalarvi una raccolta di poesie scritte da Marco Andreis , sono poesie che ci portano insieme al poeta nel suo viaggio alla ricerca dei frammenti perduti dell'anima ... forse anche noi come lui ne siamo inconsciamente alla ricerca , chissà , forse per rendercene conto dovremmo leggere con i nostri occhi e aprirci un po di più , forse la poesia è questo . Una ricerca dentro se stessi, chi lo sa, io posso solo dire che mi intriga il suo modo di scrivere .



Titolo: Tra la Luce e gli Abissi  


Autore: Marco Andreis
Editore: Eretica 
Pagine : 56
Genere : Poesia 







Il poeta si spoglia delle sue inquietudini, dei suoi sudici indumenti intrisi di pensieri e mostra la sua anima, nuda, al lettore; questo suo spogliarsi è necessario per compiere un viaggio alla ricerca dei frammenti perduti dell’anima. Amore, natura e morte sono solo alcuni dei “luoghi” in cui il poeta s’addentra nella speranza di comporre una personale visione dell’Universo passando attraverso le luci e gli abissi dell’animo umano.






 📌Biografia :

Marco Andreis, classe 1991, originario di Tremosine sul Garda, attualmente vive e compone a Brescia; da tempo appassionato di poesia, pubblica la sua prima silloge intitolata Poesie. Raccolta di Versi alla Natura, all’Amore e agl’Intimi Pensieri nel 2020 (Marco Serra Tarantola editore).


lunedì 28 dicembre 2020

Simmetrie Esistenziali - di Nicola Fornabaio [Talenti Italiani #166]

 Buon pomeriggio a tutti, oggi vi segnalo nella Rubrica "Talenti Italiani" un libro diverso dal solito, è una raccolta di poesie di Nicola Fornabaio sull'esistenza , sulla memoria , sulla vita e sui suoi molti aspetti.

La poesia è un'arte sublime, non tutti forse abbiamo la sensibilità di accoglierla o forse più semplicemente dovremmo accostarci ad essa con umiltà e vedere cosa scaturisce in noi, ed è proprio per questo motivo che ho voluto segnalarvi questa raccolta di poesie di Nicola .


Titolo: Simmetrie Esistenziali 

Autore: Nicola Fornabaio
Editore: Eretica 
Pagine : 120
Genere : Poesia 



Sondare, rimestare nel fondo dell'anima e dell'esistere. Riconciliarsi con la vita e scavare nella memoria di luoghi e persone, abbandonati per perdersi per strade nuove, sopportando la fatica di dialogare, ripensando alla condanna di vivere nei luoghi dell'abbandono, costretti ad essere senza tempo. Per fortuna poter guardare la meraviglia del cielo, del paesaggio, della sostanza dentro l'uomo. Il sogno è il mediatore della fatica, della bellezza di vivere e della lingua dei padri. Ed è, inevitabilmente, poesia.


 


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