Buongiorno Anime romantiche, oggi vi parlo di un romanzo che ho preso in biblioteca e che ho finito nel giro di appena due serate, stavolta non è un romance ma un giallo , tratto da una storia vera che è quella della scomparsa di Emanuela Orlandi.
Titolo: La ragazza del Vaticano.Che fine ha fatto Emauela ?
Autori: Massimo Lugli e Antonio Del Greco
Editore: Newton Compton
Collana: Nuova Narrativa Newton
Pagine: 319
Genere: Giallo
Data di Pubblicazione: Gennaio 2024
Giugno 1983. L’Italia è sconvolta dalla notizia della scomparsa di una ragazzina di quindici anni, cittadina del Vaticano. Col passare dei giorni la tensione sale e le false piste si moltiplicano: telefonate anonime, ipotesi di terrorismo internazionale, registrazioni e calunnie… Intanto, nella mala romana sembra scoppiato il caos: dopo il furto nel caveau di una banca, la violenza si spande incontrollata, un’escalation di sparatorie e ammazzamenti tra bande un tempo alleate e ora, forse, prossime alla guerra. Il detective Alfonso Stellati è l’unico che potrebbe trovare il bandolo della matassa, ma sopra di lui si agitano uomini di potere disposti a tutto per insabbiare le indagini: magistrati collusi e boss intoccabili, fino a raggiungere le alte sfere della Chiesa. Con una scrittura serratissima, Lugli e Del Greco si confermano due fuoriclasse del noir e ripercorrono uno dei casi più misteriosi di sempre, una storia che ancora oggi ci sorprende e lascia più interrogativi che risposte.
Il romanzo di un caso irrisolto che ha fatto tremare l’Italia
Parere Personale:
Che fine ha fatto Emanuela ?
Questa è la domanda che ci poniamo tutti da ben 40 anni , negli anni ci sono state inchieste, false piste, e tanti tanti segreti ma mai la verità .
Questo libro di Lugli-Del Greco è un romanzo , un giallo che parte da una rapina in una banca e come un polipo con vari tentacoli abbranca il rapimento di Emanuela, l'omicidio di tre uomini , la malavita romana dell'epoca (siamo negli anni 80') e vari ed eventuali.
In sostanza ci ritroviamo assieme al detective Alfonso Stellati a investigare su più fronti e tutti sembrano portare allo stesso punto.
La trama è ben orchestrata , coinvolge e tiene in tensione , quello che viene raccontato potrebbe e dico "potrebbe" essere una teoria su quello che è accaduto realmente alla povera Emanuela, certo è solo un'ipotesi attenzione , ma se dopo 40 anni non si è trovato niente è perché chi sapeva o sa tace.
Devo dire che lo spunto della scomparsa della Orlandi nel romanzo è appunto uno spunto, in realtà il detective non è coinvolto direttamente nel caso quindi il romanzo non segue le indagini di quel caso specifico ma bensì di chi ha avuto un ruolo chiave nella sua sparizione.
La mala romana per citarne una, secondo il romanzo ha avuto un ruolo non da poco ed è interessante capire anche il meccanismo e i rapporti fra coloro che all'epoca dettavano legge nel mondo criminale , qui non vengono fatti i veri nomi, ma è talmente palese di chi si sta parlando che è quasi inutile , Erichetto , per esempio , sappiamo bene chi è fin da subito e buona parte del romanzo gira attorno a lui e ai suoi compari , alla sua vita e alla sua fine .
Mi è piaciuto il fatto che i dialoghi fra Erichetto appunto e i suoi amici siano in dialetto romano, dà più autenticità alla storia , la rende più reale , così come la frustrazione del detective Stellati quando non riesce ad afferrare quel particolare che sa essere importante.
Mi è piaciuto molto leggere questo giallo, certo è solo un romanzo e non può dare un 'esaustiva risposta al quesito più importante ovvero che fine ha fatto la Orlandi, perché se in 40 anni non ci è riuscita la Procura figuriamoci un romanzo , ma da un'ipotesi, uno spunto di riflessione su cosa magari potrebbe essere successo .
Una cosa però la devo dire perché me la devo togliere dallo stomaco ovvero che per quanto questo sia un romanzo e come tale va preso , trovo poco elegante il fatto che si usi una foto o anche un fatto del genere tenendo conto che c'è ancora una famiglia che aspetta una qualunque verità seppur scomoda , o almeno sapere davvero dove si trovino i resti , perché ormai di questo si tratta e non illudiamoci del contrario, della povera ragazza .
Il dolore della famiglia è ancora vivo e se da una parte è vero che anche questo libro può servire a tenere vivo il ricordo di quello che è successo per fare in modo che si continui ad indagare allo stesso tempo penso che sia di cattivo gusto , che non si tiene in conto del dolore e che tutto sia concesso in nome del diritto di dire come la si pensa o del fatto che un giornalista e uno scrittore possano raccontare quello che vogliono omettendo i veri nomi . Non so devo rifletterci meglio su questo perché è un discorso ampio e su cui non voglio addentrarmi di più.
Buona lettura !
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