venerdì 8 febbraio 2019

Lui è tornato - di Timur Vermes [Recensione]

Titolo: Lui è tornato

Titolo Originale: Er Ist Wieder Da
Autore : Timur Vermes
Editore: Bompiani
Collana: Narratori Stranieri
Pagine: 443
Anno di Pubblicazione: 2013
Genere : Narrativa Contemporanea
Voto: Piacevole, ma...



Sinossi:
Estate 2011: Adolf Hitler si sveglia in uno dei campi incolti e quasi abbandonati del centro di Berlino. Sessantasei anni dopo la sua fine nel bunker, Adolf si trova catapultato in una realtà diversa: la guerra sembra finita, nessuna traccia di truppe e commilitoni, si respira un'aria di pace e al timone del paese c'è una donna. E così, contro ogni previsione, Adolf inizia una nuova carriera, in televisione: non è un imitatore né una controfigura, interpreta sé stesso e non fa né dice nulla per nasconderlo. Anzi, è tremendamente reale. Eppure nessuno gli crede: tutti lo prendono per uno straordinario comico, e lo imitano.



Parere Personale :

Probabilmente vi starete chiedendo cosa ci fa un libro del genere fra le mie letture, ebbene, quest'anno ho deciso di lasciare briglia sciolta alla mia curiosità, e di curiosità ne ho parecchie , così quando in biblioteca mi sono trovata davanti questo libro per caso, mi ha incuriosita tantissimo, insomma la storia era particolarissima , ve lo immaginate Hitler, lo spietato dittatore ai tempi nostri ?
Mica potevo perdermi l'occasione di soddisfare la mia curiosità ?
Una volta iniziato il libro mi sono trovata davanti ad una storia che mi ha un tantino lasciata perplessa, non perché lo scrittore non abbia reso credibile la storia ma forse proprio per il contrario .
Visto che è un racconto di fantasia (per fortuna) non ci stupiamo più di tanto sul come e sul perché il dittatore più crudele del 900 si risveglia nel 2011 su un bel prato in mezzo alla città di Berlino.
La cosa che spiazza è che visto che il racconto è raccontato in primissima persona, quindi da Hitler stesso, abbiamo come unico punto di vista il suo e la cosa strana ma nello stesso tempo assolutamente perfetta è che i pensieri, le idee e le parole potrebbero davvero essere le sue, perché lo scrittore ha cercato di mantenersi fedele (per quanto possibile ovviamente) al vero Hitler della storia, si è documentato parecchio su di lui attraverso vari scritti.
Quindi immaginatevi Hitler, abituato al comando con la sua logica irremovibile ambientarsi tra computers , televisione, programmi tv insomma al mondo di oggi.
Questo libro è un misto fra satira politica moderna, storia e fantasia anche perché il caro vecchio Hitler non è contento della piega presa dalla sua Germania arriva addirittura a parlare della Merkel (attuale cancelliere tedesco) come di una "donna tozza, che infondeva lo stesso ottimismo di un salice piangente..." .
Ma immaginatevi un uomo come lui , uno che ha sottomesso un popolo e sterminato un altro cosa arriverebbe a fare oggi con tutta la tecnologia di adesso, un personaggio con il suo carisma farebbe danni irreparabili oggi come allora , forse anche maggiori.
Fa quasi paura se ci pensate, menomale che è solo una storia di fantasia perché la realtà sarebbe decisamente allarmante, non vi nego però che in questo libro la figura del Fuhrer  che ne viene fuori ha qualcosa di più umano pur mantenendosi fedele alle sue idee nazionalsocialiste , insomma in un qualche modo lo scrittore quasi ingentilisce la sua figura facendoci immaginare un personaggio più malinconico, forse anche più gentile di quel che era in realtà .
Non vi nego che grazie alla storia raccontata in questo libro qualche sorriso mi è scappato anche perché è talmente strambo immaginare Hitler alle prese con un qualsiasi personaggio di oggi che ogni sua parola, frase o semplice occhiatura che fa ti spiazza.
C'è una scena che mi è rimasta impressa ed è quella in cui la sua giovane "assistente"  gli chiede di smettere almeno per un secondo di essere il personaggio Hitler e dire semplicemente che i nazisti avevano sbagliato a far uccidere gli ebrei e lui con un discorso tortuoso ma assolutamente inerente alle sue idee la porta a credere di averle dato ragione quando invece non lo fa , anche qui è un manipolatore di menti come nel passato aveva fatto con il popolo tedesco.
E' un libro molto particolare e avrei anche dato un bel voto alto se non fosse stato per il finale deludente, anzi proprio inconcludente mi chiedo ancora come sia finito , non riesco a trovare il filo e mi chiedo quando l'ho perso , ovviamente dopo l'incidente in cui Hitler viene preso a pugni ... da allora non ho capito più granché .
E' un finale aperto , troppo aperto sembra quasi che lo scrittore si sia stufato di scrivere e basta lasciando, il lettore a bocca aperta, si intuisce solo che forse i suoi collaboratori iniziano a credere alla sua verità , ovvero che lui è davvero il vero Adolf Hitler , l'unico e originale.
Se c'è comunque un messaggio che questo libro vuol mandare è parecchio importante ed è quello che non bisogna mai dimenticare , lo stesso Hitler lo dice nel libro anche se nella sua maniera distorta di vedere la vita, noi che siamo, si spera , più riflessivi e moderni dovremmo imparare dagli errori del passato per evitate nella maniera più assoluta che quei principi sbagliati che hanno portato a morire milioni di persone non possano più fare presa nell'animo umano .



📌Spulciando sul web ho trovato la notizia che da questo libro è stato pure tratto un film nel 2015
 
Hitler alle prese con il mouse del computer  


2 commenti:

Debora ha detto...

Iniziai a vedere il film che ho abbandonato ahhaha

Gabriella ha detto...

Ma sai , mi sono ripromessa di vederlo anch'io , certo non so se riuscirò a finirlo ma per adesso la curiosità non mi manca ^^ vedremo...