venerdì 29 settembre 2017

Big Love - di Jay Crownover [Recensione]

2° Libro "Welcome Series"

Titolo: "Big Love"

Titolo Originale: "Better When He's Bold"
Autore: Jay Crownover
Editore: Newton Compton
Collana : Anagramma
Pagine : 352
Data di Pubblicazione : 2017
Genere : Romance Contemporaneo
Grado di Sensualità: Alto
Voto : Piacevole, ma...

Trama:
Che differenza c’è tra un cattivo ragazzo e un ragazzo che fa il cattivo? Quando ti muovi in un mondo oscuro e corrotto, per dominare la situazione non devi mai mostrare di aver paura. Solo così potrai controllare strade e persone senza scrupoli. Race Hartman è sufficientemente coraggioso, intelligente e sbandato per diventare il capo di un posto come The Point. Dove ci saranno sempre cattivi e cose brutte da mettere in riga, ma in cui un uomo forte può ridurre i danni al minimo. Race ha un piano… riuscirà a impedire l’annientamento totale di quel luogo senza distruggere se stesso? Brysen Carter ha sempre visto Race per quello che è davvero: un ragazzo bello, dolce, ma troppo pericoloso. La tentazione di crogiolarsi nel suo bagliore dorato è forte, ma Brysen sa che finirebbe per scottarsi. Ha già tanti problemi, non ha certo bisogno di crearsene altri a causa di Race. Ma quando Brysen deve affrontare una minaccia che potrebbe essere la cosa più pericolosa che The Point abbia mai prodotto, è costretta a prendere una decisione: perché l’unica persona che potrebbe aiutarla a salvarsi è proprio l’uomo che lei non può permettersi di avere.

 Parere Personale:

Non posso dire che la Crownover sia una delle mie scrittrici preferite, ma apprezzo i suoi libri, soprattutto apprezzo il fatto che a differenza di altre sue colleghe ci propone personaggi "alternativi" , nelle sue storie (soprattutto in questa serie Welcome) i protagonisti maschili sono tutti tranne che perfetti, sono dei malviventi, insomma inutili rigirarci attorno perché questa è la verità.
Voi come lo chiamereste un allibratore, uno strozzino della mala ?
Uno che presta soldi e se non glieli restituisci ti prende a pugni o ti fa malmenare ?
L'uomo perfetto, onesto, leale di cui abbiamo letto nei romanzi d'amore per anni e anni adesso lo mettiamo un pò da parte e iniziamo a conoscere invece i "cattivi" , perché anche loro hanno un cuore magari non tanto onesto ma lo possiedono .
E Race è uno di questi. In realtà chi ha letto il libro precedente conosce già il nostro protagonista .

Anche questa storia è ambientata a The Point, la zona più malavitosa della città e Race ne è ormai divenuto il capo , Race vuole il potere per poter controllare tutto quello che succede a The Point e nonostante tutti lo abbiano ormai accettato come Capo non è ancora riuscito a farsi rispettare da tutti.
Per tenere tutto sotto controllo dovrà mostrare la parte più dura di se e non è così facile come sembra.

Ai confini della città vive e lavora Brysen , studentessa con una vita tutt'altro che semplice che da anni sente una forte attrazione per Race, il fratello della sua migliore amica, ma Brysen sa che una storia con Race non sarebbe facile proprio per niente.
Tutto si complica quando uno stalker misterioso inizia a minacciare la sua vita e si ritroverà a chiedere aiuto proprio a Race.
Da li in poi non si molleranno più.
Raccontata così la storia non sembra granché, invece è molto carina, perché vede i due protagonisti alle prese con il confrontarsi con la vita a The Point.
Non è facile viverci ma non è altrettanto facile ignorarla ma soprattutto accettarla .
Alla fine Brysen dovrà decidere se dividere la sua vita con Race , ma soprattutto se potrà mai accettare la vita di The Point per se .

Ho avuto la strana sensazione che in questo libro la scrittrice volesse focalizzarsi sull'idea di una vita in bilico fra malavita e legalità che piuttosto verso i sentimenti d'amore dei personaggi.
Certo deve esserci proprio un amore profondissimo per accettare una vita così difficile , stare accanto ad una persona come Race non è certo facile visto il suo ruolo a The Point, e la scrittrice ci si sofferma parecchio sulla scelta di Brysen.

E volete sapere un'altra cosa ?
Ho preferito decisamente Bax (il protagonista del primo libro della serie)  a Race, forse perché mi ha dato la sensazione di essere più duro ma anche più infinitamente leale, anche in questo libro lo ritroviamo e le sue apparizioni mi sono sempre piaciute anche perché sottolineano ancora una volta il sentimento profondo e il legame con la sua Dovie.

In conclusione direi che è una storia molto carina, non rimarrà certamente fra le mie preferite ma si lascia leggere .




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