Buongiorno e buon venerdì, questa settimana non sono riuscita a leggere come avrei voluto perché la mia cervicale (bastarda) ha iniziato a rifare i capricci , ho letto solo il primo libro di questa bella serie di Lex Martin dedicata ai giovani papà universitari e "Il dilemma del Quarterback" è il primo di questa serie che è uno spin off della serie Texas Nights .
Gabby e Rider sono vicini di casa. Lei è una studentessa modello che non si fida di nessuno, lui il giocatore di football che al primo anno l’ha bidonata perché non aveva voglia di impegnarsi.
Gabby è decisa a stargli alla larga, ma un giorno – durante una festa a cui si presenta solo per chiedere di abbassare la musica – una bambina viene ritrovata sul pianerottolo della casa di Rider, dove vive insieme ai compagni di squadra. Nessuno sa chi sia il padre, e nemmeno la madre, che però ha lasciato un biglietto in cui implica che la bambina è figlia di qualcuno di loro. Gabby sa cosa significa essere spedita da una famiglia affidataria all’altra, perciò – dato che in quella casa vive anche suo fratello e la bambina potrebbe essere sua nipote – decide di prende in mano la situazione e aiutare i giocatori di football a risolvere il dilemma.
Gabby e Rider passeranno sempre più tempo insieme e avranno modo di parlare del passato.
I libri della Martin sono quasi sempre una garanzia, abbiamo romanticismo, passione, uomini quasi perfetti e in questo caso anche dei gran bei ragazzoni, con un cuore d'oro e non mi riferisco solo al protagonista del libro ma a tutti i suoi compagni di squadra.
Questo libro parla di amicizia, di amore, di accettazione, di solitudine , di abbandono e rinascita, insomma c'è un pò tutto e nonostante io ogni tanto abbia un picco di bastardaggine perché il troppo a volte mi da la nausea, vedere qui come dopo un primissimo momento di smarrimento , il nostro Rider , nonostante non abbia mai avuto a che fare con un bambino ecco che non si tira indietro davanti alla responsabilità di crescere sua figlia letteralmente abbandonata davanti la sua porta di casa mi manda in brodo di giuggiole .
E' un ragazzo che nonostante abbia avuto un'infanzia non propriamente serena , non rinuncia alla sua bambina nonostante la cosa gli faccia paura, grazie al cielo a venire in suo soccorso c'è la sua vicina di casa Gabby, senza di lei credo che avrebbe dato di matto, fra i due all'inizio è un tira e molla , hanno alle spalle un'amicizia troncata più per paura che per altro ma quando il sentimento mette radici nel cuore di due persone è difficile estirparlo.
Gabby sarà la sua salvezza, in ogni senso, è una ragazza speciale , forse un pò troppo perfetta per i miei gusti. E' un personaggio maturo, forse troppo per la sua età eppure anche lei ha il suo bagaglio di delusioni e di drammi, sicuramente più di Rider eppure non ha perso un grammo di sensibilità e di amore verso il prossimo.
La storia fra Gabby e Rider è dolcissima , non manca la parte sensuale e passionale come in tutti i libri della Martin ma le scene non risultano volgari e sono intervallate da momenti dolci e sereni con la bambina .
Una delle cose però che mi ha fatto storcere un pò il naso è la quasi totale perfezione dei personaggi, Gabby, Rider e tutti i ragazzi della squadra sembrano tutti troppo perfetti , non ce li vedo dei ragazzoni tutti dediti alle feste, allo sport e al sesso comportarsi in maniera così perfetta, l'unica qui che ha davvero una parvenza di umana fragilità è a questo punto Margot , la madre della piccola Poppy, attenzione mi riferisco al fatto che è un personaggio sicuramente meno perfetto degli altri che mostra la sua natura di essere umano che sbaglia e che ritengo molto più veritiero rispetto agli altri protagonisti troppo perfetti, insomma personaggi da romanzo che niente hanno a che vedere con la realtà .
Sicuramente leggerò anche il secondo libro perché ogni tanto leggere di persone perfette ti fa sognare che nella vita magari qualche volta capita davvero di incontrarne qualcuna, resta forse un sogno ma i libri in fondo sono fatti per farci sognare !
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