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sabato 9 novembre 2013
"84 Giorni" di Daniele Pollero
Titolo Originale : "84 Giorni"
Autore: Daniele Pollero
Editore: Gruppo Albatros "Il Filo"
Collana : Nuove Voci
Anno : 2013
Pagine : 108
Trama :
Ragione e sentimento, razionalità e istinto, sogno e cruda realtà, Alìa e Greta sono gli attori che sembrano contendersi il ruolo principale nella vita di D., protagonista di questi 84 giorni. Una lettera puntata ad indicare il suo nome può bastare al lettore, chiamato a perdersi nelle atmosfere oniriche evocate in questo romanzo, senza chiedersi chi, dove e perché, solo abbandonandosi alla narrazione che fluente alterna momenti di lucida argomentazione a sprazzi di pura ilarità, per poi ripiegarsi nella cupa disperazione. Al centro della vicenda, più spettatore che reale attore, c'è D., trascinato dalla fragile ingenuità di Alìa, che sfugge e vuole essere catturata, e dalla crudeltà di Greta, che invece appare dal nulla per calare la sua spietata scure sul protagonista. Alìa e Greta, il sogno e l'incubo, così diverse in apparenza, contrapposte e compresenti, segneranno inesorabilmente il destino di D.
Parere Personale :
Mi scuso subito con lo scrittore visto che mi aveva mandato il libro nel mese di agosto, ma sono riuscita solo oggi a leggerlo.
In effetti sto cercando di smaltire ebook e libri che mi hanno mandato alcuni scrittori negli ultimi tempi. Purtroppo con tutto quel che è successo quest'anno ho tralasciato un pò ma mi sto rimettendo in riga lo giuro !
Ma veniamo al libro in questione.
Questo libro mi ha spiazzata come pochi, è un concentrato di pensieri poetici, filosofici, ma anche di scene ironiche ed oniriche.
Infatti "onirico" è il primo termine che mi viene in mente per descrivere questo libro.
La scrittura di Pollero è ricca di paradossi che rendono la figura di "D", protagonista di questa storia come una specie di Alice nel paese delle Meraviglie, quasi sospeso fra sogno e realtà e non vi nego che in alcuni punti ero più che convinta che si trattasse di un sogno, ma anche lì ecco che tutto non è come dovrebbe apparire.
D viene accompagnato in questo strano percorso da Alìa come se fosse una novella Beatrice di Dante , assieme a lei si avventura su un cammino oscuro, tra il reale e l'irreale.
Io stessa leggendo, ho avuto in alcuni punti un pò di smarrimento quasi non capissi più cosa alla fine la storia avrebbe rivelato.
Ma un'altra delle co-protagoniste della storia è Greta, la donna amata e perduta da D.
Alìa e Greta sono agli anti antipodi, è come guardare due facce della stessa medaglia che è la femminilità. Quella ingenua e delicata rappresentata da Alìa, e quella forte, trasgressiva e alla fine spietata di Greta.
E' un libro completamente diverso da come me lo aspettavo ,e un pò alternativo alle mie solite letture, ma che ogni tanto mi permettono di "respirare" aria diversa , forse in questo caso riflessiva e onirica in un modo del tutto originale .
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