Bentrovati con l'appuntamento della rubrica "Talenti Italiani" dove come sapete vi propongo e segnalo i "presunti" astri nascenti della narrativa italiana , questa settimana è il turno di Fabio Carta che ci presenta il suo ultimo libro, un romanzo di fantascienza dal titolo "Arma Infero. Il Mastro di Forgia"
Titolo : "Arma Infero. Il mastro di Forgia "
Autore : Fabio Carta
Editore : Inspired Digital Publishing
Anno : 2015
Pagine : 693
Genere: Fantascienza
Prezzo ebook : 1,99 euro
Autore : Fabio Carta
Editore : Inspired Digital Publishing
Anno : 2015
Pagine : 693
Genere: Fantascienza
Prezzo ebook : 1,99 euro
Disponibile su Amazon e nei migliori store on line
Trama:
"E ora, fratelli, lasciate che vi narri di quei tempi, in cui le nuvole correvano rapide sopra gli aspri calanchi e di quando Lakon combatté per noi".
Su Muareb, un remoto pianeta anticamente colonizzato dall'uomo, langue una civiltà che piange sulle ceneri e le macerie di un devastante conflitto. Tra questi v'è Karan, vecchio e malato, che narra in prima persona della sua gioventù, della sua amicizia con colui che fu condottiero, martire e spietato boia in quella guerra apocalittica. Costui è Lakon.
Emerso misteriosamente da un passato mitico e distorto, piomba dal cielo, alieno ed estraneo, sulle terre della Falange, il brutale popolo che lo accoglie e che lo forgia prima come schiavo, poi servo e tecnico di guerra, ossia "mastro di forgia", e infine guerriero, cavaliere di zodion, gli arcani veicoli viventi delle milizie coloniali. Ed è subito guerra, giacché l'ascesa di Lakon è il prodromo proprio di quel grande conflitto i cui eventi lui è destinato a cavalcare, verso l'inevitabile distruzione che su tutto incombe.
Emerso misteriosamente da un passato mitico e distorto, piomba dal cielo, alieno ed estraneo, sulle terre della Falange, il brutale popolo che lo accoglie e che lo forgia prima come schiavo, poi servo e tecnico di guerra, ossia "mastro di forgia", e infine guerriero, cavaliere di zodion, gli arcani veicoli viventi delle milizie coloniali. Ed è subito guerra, giacché l'ascesa di Lakon è il prodromo proprio di quel grande conflitto i cui eventi lui è destinato a cavalcare, verso l'inevitabile distruzione che su tutto incombe.
Fabio Carta nasce a Roma nel 1975 dove si laurea in Scienze Politiche con
indirizzo storico, sviluppando uno spiccato interesse per le convulse
vicende che dall'evo moderno alla contemporaneità hanno visto le
evoluzioni, gli incontri e gli scontri tra i popoli e le culture.
A questi interessi particolari unisce l'inevitabile passione per la cultura
fantastica e avventurosa, prettamente cinematografica e televisiva,
comune a quasi tutti i quarantenni della sua generazione che questa
cultura l'hanno vista nascere, un fenomeno che solo i successi di Guerre
Stellari e Star Trek possono esemplarmente rappresentare (non
dimenticando, ovviamente, l'importanza non soltanto sentimentale dei
numerosissimi cartoni animati giapponesi dell'infanzia, ossia i primi,
leggendari anime "ante litteram”).
Per anni impiega il suo tempo libero alla ricerca d'una sintesi tra queste
sue predilezioni, un modo creativo, tra disegno e narrativa, per superare
il dualismo apparentemente inconciliabile dei suoi interessi. Da un lato
tenta quindi di nobilitare gli ambiti cinematografici, televisivi e
fumettistici, nonché videoludici - in perfetto stile "nerd" - con uno stile più ricercato e meno banale, mentre dall'altro vuole dotare d'una riscrittura più dinamica e accattivante le nozioni e le
cronache "accademiche", affascinanti e immortali, tratte ovviamente dai suoi studi storico-politici e dalle seriose ed
ostiche letture a cui volontariamente - di tanto in tanto - si sottopone, tra cui molte delle opere medievali del ciclo
bretone e arturiano. Per questo,come molti, non può esimersi dal subire il fascino del fantasy, in particolare della
pervasiva poesia ambientale de Il signore degli anelli, che meglio di tutti nella letteratura contemporanea ha
saputo coniugare la solennità letteraria col gioco della fantasia.
Ma è nella narrativa di fantascienza pura, soprattutto nella space opera, che cerca la sua maggiore ispirazione; e la
trova nell'epica mistica di Dune, nella nettezza marziale di Fanteria dello Spazio come nell'intimo, sofferente
pacifismo nella Guerra Eterna di Haldeman. E ancora, la sua immaginazione vaga in preda alle vertigini nella
vastità narrativa del ciclo di Hyperion, perdendosi nell'immane intreccio "psicostorico" delle varie Fondazioni di
Asimov, per finire perduta tra le allucinazioni cibernetiche di Neuromante. Nasce in lui l'idea di poter dar vita ad
una sorta di "peplum" narrativo postmoderno, un sincretismo distopico tra fantasy e fantascienza che sia qualcosa
di più d'una semplice trasposizioni di poteri magici in tecnologie arcane. Vi sono dame e cavalieri, intrighi di corte
e amori a profusione e tradimenti degni di Lancillotto come del Trono di Spade; ma soprattutto storie di guerra, di
coraggio e amicizia.Animato da questo intento, inizia a scrivere, creando il mondo di Arma Infero; e in questo
mondo ambienta il suo primo romanzo. Impiegato, marito e padre di due figli, che da sempre tollerano
pazientemente i suoi momenti di evasione nel remoto spazio siderale, nei ritagli di tempo prosegue indefesso a
gettare pianeti, mostri ed eroi dalla tastiera sullo schermo del suo pc, fantasticando sul giorno in cui potrà
eleggere la sua passione a professione.
Che ve ne pare di questa proposta ?
Un saluto e alla prossima !
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