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mercoledì 14 aprile 2010

"Red Set" di Lynn Isenberg

9788880191346g

Trama:

Laura Taylor ha sempre sognato le luci della ribalta e invece si trova catapultata in un mondo a luci rosse. Sbarcata a Hollywood con un sogno, diventare sceneggiatrice, deve accettare il fatto che la vita può prendere svolte inaspettate. È infatti per caso e per disperazione che il suo "talento" viene notato da una casa produttrice di film pornografici. ("Ma c'è qualcuno che SCRIVE quella roba?") E il successo è strepitoso. Inizia così la doppia vita di Laura, da una parte come aspirante sceneggiatrice impegnata, dall'altra come acclamata candidata all'Oscar del porno (rigidamente sotto pseudonimo, è ovvio). Certo, Laura ha sempre sognato il successo, ma questo successo non può essere certo sbandierato ai quattro venti.

Parere Personale:

Ero convinta che con questo libro mi sarei fatta un sacco di risate, ma in verità a parte qualche sorriso la lettura di questa storia in  è stata quasi drammatica.Perchè Laura si trova a dover combattere contro il suo alter ego pur di mantenere l'apparenza di persona per bene, perchè si sà...una donna che scrive storie per film porno è certamente una "poco di buono" o questo è ciò che pensa la maggior parte di quelli che le stanno intorno compreso Bennett , fratello di Laura. Così nell'industria del porno viene ribattezzata col nome "Bella Feega" e appena dopo il lancio del primo film Laura/Bella diventa una star acclamata tanto da ricevere perfino un premio equivalente all'Oscar come miglior sceneggiatura dei film porno. Laura riesce a destreggersi così fra i due mondi : quello patinato di Hollywood in cui non riesce a sfondare, e in quello del porno dove si ritrova coinvolta nella ripresa delle varie scene del film , diventa amica delle pornostar e inizia una Love story con un tecnico delle luci, inoltre ci scappa pure un rapporto a tre e un bacio saffico....insomma in questo libro c'è ne per tutti i gusti, solo che  il tutto è raccontato in maniera soft e per nulla volgare.
Però devo ammettere che forse se l'autrice avesse puntato di più sull'ironia forse il libro ci avrebbe guadagnato qualcosina in più. 


Voto