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venerdì 17 aprile 2015

"Il Grande Gorsky" di Vesna Goldsworthy


Titolo : "Il Grande Gorsky"

Titolo Originale : "Gorsky"
Autore : Vesna Goldsworthy
Editore : Mondadori
Collana : Ominbus
Pagine : 162
Anno : 2015
Genere : Narrativa Straniera







Trama:

"Era uno di quegli affari che capitano una volta nella vita, se si è fortunati." 
Per Nicholas, giovane libraio di Chelsea, l'affare si chiama Roman Gorsky: il miliardario russo più ricco e sfuggente di tutta Londra. Gorsky è speciale, i suoi modi sono eleganti con noncuranza, ha fascino, i suoi soldi non gridano, sussurrano, la voce è gentile e non ha bisogno di sfoggiare i simboli del potere. Cosa ci fa Roman Gorsky sulla soglia di una piccola libreria indipendente? Ha una richiesta, uno specialissimo desiderio per cui è pronto a pagare qualsiasi fortuna. Sta ristrutturando una nuova casa (un palazzo che faccia impallidire Buckingham Palace) e vuole che sia dotata della migliore biblioteca privata della città, anzi d'Europa. Non una biblioteca qualsiasi, ma quella di un lettore appassionato, piena di vecchi tascabili e edizioni rare, libri ereditati e novità ancora da leggere. Una biblioteca in grado di incantare… Chi? Natalia Summerscale. Incredibilmente bella e incredibilmente inavvicinabile. Lei e Gorsky si sono conosciuti nella Stalingrado della loro infanzia, poi si sono perduti. È per lei che Gorsky ha costruito tutta la sua fortuna, per lei da decenni costruisce un piano di conquista con la precisione di un generale dell'Armata Rossa. Per lei assolda il giovane Nicholas, Cupido complice e ingenuo del più assoluto degli amori. E Nicholas, scappato dalla guerra in Iugoslavia con in tasca un dottorato in Letteratura e pochi soldi d'eredità, viene di colpo catapultato nel mondo spudoratamente ricco, glam e luccicante della pericolosa oligarchia russa a Londra. Si innamorerà in modo sbagliato, avrà relazioni sensuali e fuori dalle regole, sarà deluso e capirà molte cose. Ma soprattutto dovrà realizzare la più audace delle fantasie: far innamorare di Gorsky una donna, solo per essersi aggirata nella sua biblioteca…



Parere Personale :

Chi mi segue da un pò e conosce più o meno i miei gusti sono sicura si starà meravigliando non poco vedendo fra le mie letture un libro del genere, visto che i miei gusti letterari sono piuttosto a buon mercato, insomma diciamolo chiaro e tondo ... non ho gusti raffinati in fatto di letture, eppure anche a me ogni tanto prende la voglia di "cambiare", di mettermi alla prova con letture che variano molto dalle mie, così quando mi è stato proposto di leggere questo libro mi son detta "Gabri ecco lo spunto che aspettavi per provare qualcosa di un po' più raffinato del tuo solito" .
Così con un pizzico di paura e una buona dose di adattamento mi sono messa a leggere "Il Grande Gorsky"  e all'inizio non vi nego che mi stavo un tantino annoiando , eppure man mano che leggevo cresceva in me la "curiosità" di saperne di più di questo strano e ambiguo personaggio che è Roman Gorsky, che per amore di una donna costruisce una casa bellissima ma soprattutto conoscendo l'amore per la letteratura e per l'arte della persona di cui è innamorato ,incarica lo squattrinato Nikola Kimovic' che lavora presso una piccola libreria di creare per lui la più grande e meravigliosa biblioteca privata che si sia vista in tutto il mondo, ricca di prime edizioni , di libri introvabili e soprattutto ricca di libri di arte.
Questa strana storia ci viene raccontata proprio da Nikola, che pur non essendo il protagonista è l'unico sguardo vivido che abbiamo sull'intero racconto, lo stesso Gorsky è, e rimane quasi sempre un personaggio chiuso, di lui sappiamo veramente ben poco ma quel poco è intriso di significato.
Secondo il mio punto di vista il vero "protagonista " di questo racconto potrebbe essere l'Inghilterra, punto di rinascita per alcuni dei profughi ,rifugiatisi come lo stesso Nichola, o  la bella Natalia in un paese cosmopolita come l'Inghilterra appunto, ma nello stesso tempo la "Russia" potrebbe essere la co-protagonista , visto che Gorsky e  Natalia sono entrambi russi, eppure hanno due modi differenti di vedere la grande Russia, Gorsky con una lieve nostalgia latente, e Natalia quasi con odio e rancore tanto da non voler più tornare a vivere là. Sono due modi opposti di vedere le cose, dato dal fatto che le esperienze dei due sono diverse .
La cosa bella in questo libro è l'amore profondo di Gorsky per la sua Natalia, un uomo che a distanza di anni continua ad amare così profondamente una donna è una cosa meravigliosa.
Non vi dirò che questo libro ha una storia d'amore bellissima, perché ha anche molto di più anche perché non è questa l'unica cosa che cattura l'attenzione, eppure per chi come me è abituata ad amare le storie in cui l'introspezione psicologia dei personaggi è molto accentuata , questo libro è stata un pò una delusione, l'autrice si sofferma molto di più a descrivere i celebri artisti russi e le loro opere come Puskin per citarne uno, o gli stessi palazzi e opere d'arte, che non i sentimenti dei personaggi e i loro pensieri più oscuri.
Come sicuramente avrete notato il titolo ricorda il celebre libro di Francis Scott Fitzgerald "Il Grande Gatsby" e ovviamente non è un titolo scelto a caso dalla Goldsworthy  .
Detto questo , il mio unico consiglio è quello di lasciarvi trasportare dal vostro istinto, se volete provare a leggerlo allora avete tutto il mio rispetto.

Citazione :

"Nella mia fantasia vedevo una donna che si innamorava di Gorsky solo per essersi aggirata nella sua biblioteca, e anche questo sarebbe stato merito mio." 



Voto :