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martedì 29 aprile 2014

Sfida a colpi di Poesia # 2

   Sfida a colpi di Poesia !

La dolcissima Manuela ,del blog  "Due Luci", lettrice accanita e scrittrice (insomma stà donna una ne pensa e cento ne fà ) mi ha lanciato una sfida di poesia !
E cosa potevo fare se non accettarla ?
Lo sapete anche Voi ormai, a me le poesie piacciono un sacco specialmente quelle con versi appassionati come quelle di Prévert , o quelle minimaliste ma meravigliosamente eterne di Ungaretti, per non parlare delle poesie di Alda  Merini .
Ma per questa sfida ne ho scelto una di Nazim Hikmet , e se ancora non lo conoscete vi invito a leggere alcune delle sue meravigliose e toccanti poesie.

Il gioco consiste :

- Sfidare 5 amici a rispondere con una poesia sul proprio blog entro 24 ore
- E a sua volta nominare 5 persone o sfidanti 

Ed ecco a Voi la Poesia che ho scelto io .

******

             "Il più bello dei mari"

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
               non te l'ho ancora detto.



di   Nazim Hikmet 

*******

Vorrei avere il tempo per nominare 5 persone , ma siccome sono anche quest'oggi di corsa, eviterò di fare le nominations ,quindi chiunque passi dal blog e voglia partecipare lo faccia .
Buon Divertimento !

Au revoir 
MissGabrielle



Buon Divertimento !

sabato 12 marzo 2011

" Poesie d' Amore " di Nazim Hikmet


"Poesie d' amore"
Parere Personale :

Ho finito da qualche giorno un bellissimo libro di poesie di Nazim Hikmet , le poesie d' amore ovviamente sono le mie preferite ma ammetto senza problemi che mi sono appassionata anche a quelle tristi, che parlano di solitudine, di tristezza di morte e di esilio.
Da quel poco che ho potuto leggere di Hikmet attraverso le sue poesie mi è apparsa una figura di uomo forte, colto , raffinato e soprattutto di un uomo profondo sia nelle sue convinzioni che nelle sue passioni. Una persona capace di amare una donna sopra ogni cosa, e nello stesso tempo di prendere da lei la forza necessaria per affrontare la vita con tutti i suoi problemi.
Nonostante abbia nella mia mente una profonda "venerazione" per quest' uomo e poeta credo che lasciare parlare le sue parola sia la cosa più giusta ...

Voto : 
         

Ecco a Voi  alcune delle Poesie che mi sono piaciute di più di Nazim Hikmet .




Tratte da : "Lettere dal carcere a Munevvér "

Prigione di Bursa (Anatolia)
1942


"Il più bello dei mari è quello che non navigammo.
 Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto.
 I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.
 E quello
che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto. "


1943

"Amo in te
l' avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l' audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l' impossibile

Entro nei  tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne

Amo in te l'impossibile
ma non la disperazione."


1948

" Anima mia
 chiudi gli occhi  piano piano
e come s'affonda nell'acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni ti accoglierà.

Anima mia
chiudi gli occhi piano piano
abbandonati come nell' arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi piano piano
i tuoi occhi marroni dove  brucia una fiamma verde
anima mia.


1948

"In questa notte d' autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini."


1949

"Sei la mia schiavitù  sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d' estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro."



Poesie scritte in Esilio...
Berlino, 1960


"In questa stagione calda penso a te
la tua nudità
il tuo collo il tuo polso
il tuo piede sdraiato sul divano
come una rondine bianca
quello che mi dicevi

In questa stagione calda penso a te
non so che cosa penso di più
quello che vedevo con gli occhi
 il tuo collo il tuo polso il tuo piede nudo
oppure quello che mi dicevi
 donandoti a me

In questo calore giallo penso a te
in questo calore giallo in una stanza d'albergo
 pensando a te
   mi spoglio della mia solitudine
della mia solitudine che somiglia alla morte."





Nazim Hikmet