giovedì 9 luglio 2015

Talenti Italiani # 12 Giada Bafanelli

Buon pomeriggio a tutti, appuntamento extra questa settimana per la rubrica "Talenti Italiani" dove vi segnalo i "presunti" astri nascenti della narrativa italiana .
Ultimamente mi stanno arrivando una marea di mail di autori per le segnalazioni dei loro scritti, cosa che mi fa piacere e quando posso dare una mano lo faccio senza problemi, ma ragazzi miei non posso fare ogni giorno un segnalazione ! 
Primo perché il blog non è uno sportello "segnalazioni" e basta , poi perché non ho il tempo materiale per scrivere , leggere e qualche volta provare a dare un'opinione sincera a chi insiste perché legga i suoi lavori. 
Quindi sappiate che le segnalazioni seguiranno una lista e saranno in coda, al massimo se proprio riesco farò due segnalazioni a settimana ma non di più. 
Bene detto questo passiamo alla segnalazione di oggi , l'autrice di cui segnalo l'ultimo lavoro è Giada Bafanelli che abbiamo già conosciuto qui sul blog avendo già segnalato il suo precedente lavoro .
Il suo nuovo libro è "Alone. Il solitario" , un racconto urban fantasy , ma vediamo un pò di saperne di più.


Titolo: "Alone. Il solitario"

Autore: Giada Bafanelli
Editore: Autopubblicato
Pagine : 78
Prezzo: 0,99 (ebook)
Data di pubblicazione: 09/07/2015
Genere : Urban Fantasy 
Disponibile su Amazon



Trama:
Dopo aver attraversato la Svezia, il cacciatore di lupi mannari Einar Ivarsson arriva nella piccola e silenziosa città di Falun. Lì viene ingaggiato per uccidere Kirsi, una ragazza che due mesi prima si è tramutata in mannaro, aggredendo due uomini. Ma niente è ciò che sembra, e tra apparizioni misteriose e rivelazioni oscure quanto pericolose, Einar dovrà fare delle scelte difficili che riporteranno a galla il suo passato. 

Un estratto...
Einar guardò l’orologio per l’ennesima volta. Detestava quando la gente non arrivava in orario.
«Vuole ordinare, ora?» la cameriera, una ragazzina magra e piena di lentiggini intenta a masticare un chewingum, si era accostata di nuovo al suo tavolo.
«No, grazie. Sto ancora aspettando una persona.»
La cameriera rispose con un’alzata di spalle e si allontanò.
Einar, sbuffando, si poggiò allo schienale. Il suo cellulare era andato, e non poteva nemmeno chiamare la cliente per sapere se fosse morta. “Quasi tre quarti d’ora di ritardo, cazzo…”
E pensare che si era dovuto alzare all’alba e aveva attraversato in auto quella che a lui sembrava mezza Svezia, per arrivare puntuale all’appuntamento in quel buco di città. Si voltò a guardare verso la finestra: fuori aveva ripreso a nevicare così forte che era difficile distinguere persino i palazzi dall’altra parte della strada. Era ovvio che a quel punto, e per di più con un tempo del genere, non si sarebbe presentato nessuno. Cercando di reprimere l’irritazione, si alzò dal suo posto e si infilò il cappotto.
«’Fanculo» mormorò a denti stretti, rendendosi conto che la cameriera lentigginosa lo stava fulminando da lontano. Ma, considerando che aveva occupato per tre quarti d’ora un tavolo senza consumare niente, suppose che quell’occhiataccia fosse più che meritata. Prese il portafogli e lo aprì, alla ricerca di una banconota da lasciare sul tavolo prima di allontanarsi. “Quante Corone di mancia andranno bene?”
Come se avesse avuto una sua volontà, lo sguardo gli cadde sulla fotografia che teneva, ormai da anni, all’interno del portafogli.
Eva sorrideva, in quella foto. I capelli lunghi e biondi le ricadevano scompigliati sulle spalle; le labbra rosse spiccavano come due petali sulla carnagione chiara.
Einar distolse lo sguardo e si morse l’interno della guancia. Si accorse che una mano gli tremava, così richiuse il portafogli e se la infilò in tasca.
«Signor Ivarsson?» una voce femminile lo riportò alla realtà. Rialzò lo sguardo e i suoi occhi si posarono su un viso di mezza età, segnato però da rughe che sarebbero dovute appartenere a una donna molto più vecchia. «Sono Päivä Saarinen, ci siamo sentiti al telefono l’altro giorno. Mi dispiace se l’ho fatta aspettare, ma sono stata bloccata a causa del tempo.»
Einar ricacciò indietro la smorfia che gli si stava dipingendo in faccia. «Signora Saarinen…» disse, stringendole la mano. «Non si preoccupi, ero appena arrivato.»


Giada Bafanelli ha 27 anni e le sue più grandi passioni sono sempre state la musica e la narrativa, specialmente di genere fantasy. Oltre al racconto urban fantasy “Alone. Il solitario”, ha pubblicato il romanzo fantasy ispirato alla mitologia norrena “La figlia della vendetta” e il prequel “I giardini di Asgard”.

Per saperne di più e contattare Giada ecco i suoi link :

Blog: http://paginemagiche.blogspot.it/ 
Facebook: https://www.facebook.com/GiadaBafanelliAutrice 
Twitter: https://twitter.com/GiadaBafanelli

2 commenti:

Aenor Lullaby ha detto...

Grazie di cuore <3
Giada

MissGabrielle ha detto...

È stato un piacere tesoro ;)