martedì 16 novembre 2010

"Il Mistero della Città Perduta" di Elizabeth Peters


6° Libro della Serie dedicato alle indagini di Amelia Peabody 

Titolo Originale :  " The Last Camel Died at Noon " 


Trama :

Adesso che anche l'ultimo cammello è morto, Amelia Peabody, suo marito Emerson e il loro vulcanico figlioletto Ramses sono veramente nei guai: la sterminata distesa di sabbia del deserto africano potrebbe diventare la loro tomba... Tutto era cominciato qualche mese prima, in Inghilterra, quando Emerson era stato contattato da Lord Blacktower, il quale aveva ricevuto un papiro d'incerta provenienza su cui erano riportati un enigmatico messaggio e una mappa. Secondo Lord Blacktower, quella era la prova che suo figlio, scomparso più di dieci anni prima in Sudan, insieme con la moglie, era ancora vivo. Naturalmente Amelia aveva subito dubitato dell'autenticità del messaggio, ma la mappa, che suggeriva l'esistenza di una città egizia ormai perduta, era stata una tentazione troppo forte per lei. Ora che la vita dei suoi cari è in pericolo, tuttavia, Amelia è decisa a non arrendersi ed è pronta a risolvere un mistero che affonda le sue radici nell'antico Egitto e che ha già mietuto troppe vittime...

Parere Personale :

Ritroviamo ancora una volta la Famiglia Emerson al gran completo, e stavolta di nuovo in Egitto anche se per poco perchè si trasferiranno in Nubia (l'odierno Sudan per capirci) alla ricerca di un vecchio amico di Emerson scomparso ormai da diversi anni.
Come sempre questi gialli della Peters mi affascinano e stavolta nonostante mi abbia un tantino annoiato il luogo in cui si svolge la scena , non posso dire lo stesso invece per quanto riguarda i suoi protagonisti. Finalmente troviamo una Amelia "normale" con le fragilità di qualsiasi donna sia fisiche che emotive (nonostante sia una di quelle donne forti, caparbie e coraggiose quanto ci sono di mezzo le persone che ama come il figlio e il marito anche lei cede ai sentimentalismi, sempre però con quel suo strano modo di affrontare la vita) . Emerson ancora una volta mi ha travolta con il suo fascino erudito e un tantino selvaggio, mentre ho trovato il piccolo Ramses molto meno saccente e più taciturno del solito .
Il giallo fino alle ultime pagine è ricco e si svela un pò alla volta comunque nonostante tutto questo libro non è uno dei migliori della Peters ! ma resta ugualmente bello !

Voto : 

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